demography #51: populous, elk, stearica
Night Safari è sicuramente tra gli album più validi dell’ultimo anno, non a caso è anche sulla lista dei migliori album del 2014 stilata qualche mese fa dalla nostra redazione. Populous, con questa sua uscita per la Bad Panda Records, concludeva lo iato che lo aveva allontanato dalle nostre orecchie per sei anni. Naturalmente l’attesa ha ripagato e il safari della notte è risultato suggestivo e pericoloso nelle sue geografie tra il mistico e il poliritmico. In attesa del prossimo passo, Populous fa coppia con CLAP!CLAP! per il video di “Vu“, secondo singolo dell’album. Diretto da Naro Watanabe (come l’ossessivamente coloratissimo Brasilia) il video è una delle possibili rappresentazioni di un “un rito voodoo nel 2080“ come affermato dallo stesso artista. Immagini della regina del surrealismo Maya Deren accompagnano un pezzo dal rituale in crescendo verso la glitch e la chiptune. Richiami forti alle vecchie sonorità degli ’80 e al contempo suoni futuristici e ancestrali. Come una consolle zombie, attaccatemi lo spinotto del joystick al tronco encefalico e fatemi perdere nel lago di kick e clap mosso dal synth.
World è la prima fatica degli Elk in uscita il 19 Aprile. Rinati dalle ceneri dei Gioaccardo, dopo alcuni cambi alla voce e alla sezione ritmica, danno alla luce un album di dieci sognanti tracce, coese e risollevanti. Mai nome fu più appropriato per un gruppo che fa del viaggio il suo concetto cardine, le atmosfere variano di pezzo in pezzo, rimanendo sempre però in una dimensione onirica che facilita la visualizzazione di paesaggi al viaggiatore. Il secondo estratto dall’album è “Victoria” dove, in leggera salita, veniamo accompagnati dalla chitarra e languidamente scalfiti dalla brezza vocale. Un buon primo esperimento, un buon mostrare luoghi a dorso di un alce.
Fertile è l’ultima fatica del trio strumentale torinese Stearica, uscito il 13 Aprile per la Monotreme Records. Nel corso degli ultimi dieci anni si sono fatti conoscere nella scena indipendente italiana e internazionale e hanno collaborato con artisti come Girls Against Boys, NoMeansNo, Dälek, Tarentel, Damo Suzuki e Coliseum. Non è sorprendente quindi trovare le collaborazioni in quest’album di McCloud e del suo post-hardcore su “Amreeka” o di Ryan Patterson su “Nur“. Fertile è viscerale, primordiale, ipnoticamente brutale. Suoni potenti, ritmiche che assalgono. lnfiammano il denso buio come una candela stearica, insolubili.
Guglielmo Piacentini
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