Edda @Deposito Pontecorvo [report + intervista]
Il 27 ottobre si è esibito sul palco del Deposito Pontecorvo Edda, in tour dopo l’uscita di febbraio dell’ultimo album, “Graziosa Utopia”. Noi c’eravamo e qui vi raccontiamo com’è andata, oltre a farvi ascoltare una breve chiacchierata con il cantante.
Il live di Edda è stato anticipato dall’apertura dei Fiori di Hiroshima, band rock che si lasciano contaminare da influenze electro-acustiche e psichedeliche. La band si forma nella provincia di Pisa e debutta con il suo primo disco, Nabuk, nel 2016, uscito per Phonarchia Dischi. I testi densi di messaggi reali e sociali, si caricano della forza del rock e la serata si apre in un’atmosfera elettrica.
È il turno di Stefano Edda Rampoldi. Salito sul palco con la sua band e il Deposito continua a scaldarsi! Ebbene si, il concerto di Edda è stato un live spiazzante, sia per potenza, sia per la sua presenza sul palco che crea un continuo scambio di battute con un pubblico che gli è molto affezionato.
I pezzi eseguiti sono soprattutto quelli dell’ultimo disco, Graziosa Utopia, che hanno segnato un forte cambiamento nella discografia del cantante. Suoni molto più ricercati e meno rock, rispetto al precedente Stavolta Come Mi Ammazzerai?, sul palco hanno una carica che nel disco resta in potenza. Il risultato è una folla eterogenea che salta, scalpita e canta a pieni polmoni.
Posso dire anzi confermare, senza girarci ancora troppo intorno, che quello di Edda è un concerto che ti lascia tanto, dalla sua voce che spezza e piega tutti gli ascoltatori, alla band che sul palco dà tutto, suona con tutta se stessa e bene!
Se vi si dovesse presentare l’opportunità di poter andare a un suo concerto, vi consiglio di approfittarne, perché, a mio parere, è difficile pentirsene, e poi perché per quelli a cui ogni tanto monta la nostalgia dell’alternative anni ’90, ascoltare i pezzi dell’album Stavolta Come Mi Ammazzerai? (e non solo), sono un toccasana.
Grazia Pacileo per Radioeco
Foto di Martina Rindondelli
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